ColFondo Agricolo
ColFondo Agricolo
ColFondo Agricolo è la massima espressione qualitativa della Glera rifermentata in bottiglia, senza sboccatura. Uve selezionate, colori torbidi e tappi a corona: elementi che si fondono, in una combinazione sempre diversa, per dare vita a vini dalla forte personalità, complessi, longevi. Naturalmente artigianali, con un tocco rock.
Vini fatti a mano
Quando produciamo i nostri vini ci sentiamo quasi dei sarti. La trama è fatta di terra, viti e uve, e a noi non resta che andare a tagliare e cucire, per dare vita alla nostra creazione: unica, personale, irripetibile. Un vino lento, rispettoso del tempo e dei tempi, che ha bisogno di pazienza per nascere e di pazienza per essere consumato. Non una bevanda, ma la sublimazione di una vita, quella del vignaiolo. È la bottiglia che non manca mai in tavola e che racconta senza filtri esperienza e fatica, onestà e sudore, freschezza e semplicità.
Ogni annata è differente
Abbiamo scelto di differenziare ogni annata con una fascetta di un colore diverso. Questo perché crediamo nell’evoluzione del vino, anno dopo anno. ColFondo Agricolo unisce vini che si assomigliano per fragranza aromatica, note evolutive, bevibilità, piacevolezza e una bolla sottile. Ma fondamentalmente rimangono bottiglie molto personali che, oltre a differenziarsi nell’annata, si distinguono nei terreni e nelle interpretazioni dei singoli produttori. La loro forza è essere identitari, e mai omologati o banali.
Perché scegliamo il tappo a corona
Affidabile, pratico, espressivo. Noi di ColFondo Agricolo siamo tutti d’accordo che la chiusura perfetta per questa tipologia di vino sia il tappo corona e questo è diventato un punto fondamentale del nostro disciplinare. Una scelta tecnica: nel tempo abbiamo capito che questa soluzione permette di mantenere vivi la fragranza, i profumi e i sentori di questi vini e che ci permette di continuare la tradizione che storicamente lega il tappo a corona ai rifermentati in bottiglia.
Lunga vita al ColFondo Agricolo
Da disciplinare i vini ColFondo Agricolo devono essere imbottigliati tra marzo e giugno dell’anno successivo alla vendemmia, mentre l’uscita nel mercato deve iniziare obbligatoriamente l’anno successivo all’imbottigliamento. Una scelta che vuole trasmettere e dare valore alla longevità di questo vino che, normalmente, attende solo un paio di mesi dall’imbottigliamento per la vendita. Lasciato riposare in bottiglia, rivela grandi sorprese.
Una qualità certificata
L’assoluta serietà del progetto è per noi un valore fondante. Per questo l’ingresso delle aziende nel progetto Colfondo Agricolo è deciso da una commissione di degustazione esterna, presieduta da Giampaolo Giacobbo, collaboratore della guida Slow Wine e docente al Master Wine and Communication presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
A inizio 2020 è stato istituito un gruppo di lavoro formato da enologi, sommelier, enotecari e winelovers esperti in questa tipologia di vino. Il gruppo ha il compito di valutare – rigorosamente alla cieca – la qualità dei Colfondo delle aziende aderenti e le potenzialità di invecchiamento delle vecchie annate, considerando tipicità e micro-terroir espressi dalle aziende.
Ogni anno la commissione si riunisce, tra novembre e dicembre, per valutare i ColFondo Agricolo prima della loro commercializzazione e le nuove aziende candidate al progetto. Ad insindacabile giudizio della commissione, le aziende che ricevono un giudizio negativo sono escluse dall’utilizzo del marchio ColFondo Agricolo.